Questo nuovo appuntamento della rubrica FARE CASA, l’undicesimo per la precisione, è dedicato all’ambiente più amato e soprattutto più vssuto della casa: la cucina. Per fornirvi tutti i suggerimenti necessari alla sua progettazione ho invitato qui sul blog una collega speciale, esperta in materia.
La cucina è un ambiente molto tecnico e pertanto la sua progettazione richiede molta cura e soprattutto doti e conoscenze che vanno oltre al gusto estetico e alla capacità di abbinare forme e colori. Una cucina per poter essere funzionale deve rispettare dei paramentri ben precisi sia ergonomici (altezza del banco da lavoro, dei pensili ecc.) sia di circolazione nello spazio. Per guidarvi al meglio nella conoscenza di questo ambiente speciale, ho deciso di avvalermi della collaborazione di una collega, esperta in materia, tanto esperta che è autrice di un blog interamente dedicato all’ambiente cucina: KITCHEN TIPS.
Lei è Raffaella, è architetto e Kitchen personal shopper ed in passato ha lavorato per diversi anni in negozi di arredamento, maturando una notevole esperienza nel settore cucine. Grazie alla sua formazione professionale e a questa esperienza è riuscita a riassumere, in 10 punti, le regole fondamentali per avere una cucina ben fatta. Ora le lascio la parola.
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IL DECALOGO PER LA CUCINA IDEALE
by Arch. Raffaella Sasso - KITCHEN TIPS BLOG -
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1) Lo Spazio
La prima cosa a cui pensare è lo spazio in cui volete inserire la cucina.
Prendete le misure dell’ambiente con tutti i vincoli e gli ingombri che non si possono eliminare e iniziate ad analizzare la collocazione delle parti operative della cucina (lavello, fuochi, frigo…).
2) Gli Impianti
Se già sono stati realizzati gli impianti e non volete spostarli, la progettazione è già stabilita, questo spesso accade quando si acquista una casa direttamente dal costruttore. Per gli altri casi gli impianti vengono stabiliti dopo il progetto, per cui recatevi al negozio prima di averli realizzati. In caso ci sia anche la lavatrice, per cui lavello a centro e lavatrice da un lato e lavastoviglie dall’altro fate realizzare un impianto a parte per la lavatrice non ve ne pentirete.
3) L’Illuminazione
Se possibile posizionate la cucina sotto la finestra in modo da lavorare con la luce frontale, ottima soluzione adottata spesso dagli americani è di posizionare lì il lavello. Per normativa la cubatura di una cucina non può essere inferiore a 15 m3 ed almeno una finestra apribile all'aria aperta della superficie minima di 1,50 m2 (secondo il Regolamento Edilizio di Roma, ogni città ha però un suo regolamento). Come luce artificiale l’illuminazione sotto i pensili è l’unica soluzione che permette una luce adeguata del piano di lavoro oggi si inseriscono i led in modo da avere anche un risparmio sui consumi.
4) Le posizioni
Lavello oppure piano di lavoro sotto la finestra, i fuochi possibilmente non vicini al lavello ma è preferibile uno spazio tra i due, in modo da avere un piano d’appoggio. Se i fuochi sono a gas la cappa è obbligatoria, se invece sono elettrici o a induzione è facoltativa, ma i vapori possono comunque danneggiare il pensile, per cui tranne nel caso dell’isola una cappa la consiglio sempre. La colonna forno è sicuramente più comoda del forno sotto i fuochi. La lavastoviglie a dx o a sx del lavello non fa molta differenza l’importante è metterla accanto al quest’ultimo.
5) I mobili
Una volta fissato il progetto per cui le funzionalità della cucina, adesso tocca all’estetica e alla scelta del modello. La cucina rispetta il modulo dei 15 cm ogni base e pensile è multiplo di 15, questo vale per tutte le aziende, tranne che per il colosso svedese Ikea il cui modulo è 20 cm. Le altezze variano a seconda del modello, alcune aziende realizzano pensili anche molto alti.
6) Lo Zoccolo
Lo zoccolo ha la sua importanza, prima si realizzavano cucine con zoccolo alto H 15 cm adesso si è arrivati a zoccoli H 6 cm questo per avere maggiore spazio contenitivo nelle basi inoltre nasconderlo rende la cucina esteticamente più bella. N.B. al di sotto di questa misura non si può andare per problemi con l’anta lavastoviglie.
7) Il Top
La parte più importante di una cucina è il top, se dovete risparmiare non fatelo sul top. Deve essere robusto e di design per cui valutate bene materiale e spessore, inoltre a seconda dei materiali si possono scegliere le lavorazioni. Per il lavello, se la scelta ricade su una pietra o un composto di quarzo, vi consiglio il lavello sottotop dove si vede lo spessore della pietra, se invece usate il Corian, una resina sintetica o il cemento, è di grande effetto fare la vasca dello stesso materiale in modo da avere continuità. Per i fuochi sconsiglio il filotop in quanto il piano cottura a causa del calore si dilata e poi si restringe quando si raffredda per cui si crea sicuramente un punto intorno al piano cottura che non si riesce a tenere ben pulito.
8) Lo schienale
Raramente ormai si usano le piastrelle, è uso comune utilizzare lo stesso materiale del top anche sotto i pensili oppure in alternativa salire solo fino a 20 cm di altezza e per il resto della parete utilizzare uno smalto che rende impermeabile la parete ed è facile da pulire.
9) Le maniglie
Di gran moda la cucina con la gola, per cui addio maniglia, la tendenza è quella di avere cucine più simili ai mobili del soggiorno dato che spesso è un unico ambiente, ma se siete amanti della maniglie assolutamente non le mettete sui pensili, ma usate lo spingi e apri è più elegante.
10) Gli elettrodomestici
Gli elettrodomestici si nascondono all’interno di colonne che per questo motivo sono più profonde, il piano cottura ad induzione spesso è integrato nel top per cui tutto sparisce. La tecnologia ha fatto passi da gigante e lo abbiamo visto nell’ultima edizione di Eurocucina per cui è solo una scelta estetica quello di avere gli elettrodomestici a vista o nascosti e anche di budget perché queste soluzioni sono più costose della altre.
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Ringrazio Raffaella per il suo prezioso decalogo e vi ricordo che sul suo blog potete trovare tanti suggerimenti sull’ambiente cucina.
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Quando si deve progettare un ambiente cucina non sempre si ha la possibilità di intervenire sulla conformazione architettonica dello spazio, bisogna quindi trovare la soluzione più adatta dal punto di vista estetico e funzionale secondo lo spazio che abbiamo a disposizione. Non a caso Raffaella, al primo posto del suo decalogo ha messo proprio LO SPAZIO perchè è soprattutto in base alla metratura, al volume che abbiamo a disposizione e alla forma dell’ambiente che sceglieremo il tipo di DISPOSIZIONE della nostra cucina: in LINEA, a ELLE, a U, con PENISOLA, con ISOLA. Non c’è bisogno che vi dica che se si ha a disposizione un ambiente di grandi dimensioni, tutto sarà più semplice e potremo fare la nostra scelta basandoci principalmente su preferenze estetiche mentre per ambienti più piccoli, o quelli con forme particolari, sarà opportuna una valutazione più accurata.
La DISPOSIZIONE IN LINEA è ovviamente la più semplice e solitamente è quella adottata e consigliata in spazi di piccole dimensioni, specialmente in quelli lunghi e stretti.
Photo via Coco Lapine Design
La disposizione ad “L” crea un angolo che deve essere attrazzato con appositi cestelli estraibili per risultare funzionale. Ideale in questo tipo di disposizione è posizionare il tavolo da pranzo al centro in modo che sia abbracciato dai mobili cucina.
Photo via Style-Files
La disposizione in PARALLELO è perfetta per ambienti che sviluppano la loro superficie in lunghezza.
Photo via Style-Files
La disposizione ad “U”, necessita di spazio ma è sicuramente una di quelle consigliate se si hanno molti oggetti da riporre perchè si presta a moltissime soluzioni d’arredo.
Photo via Homdezen
La disposizione a PENISOLA consente di creare una sorta di divisione-unione con l’ambiente circostante ed è quindi una delle solozioni più adottate per le cucine situate in open space. La penisola può essere attrazzata con mobili contenitori bassi oppure essere semplicemente un tavolo/bancone pranzo.
Photo via feedly.com
La diposizione ad ISOLA è perfetta per gli ambienti contemporanei e per gli open space. Può essere inserita anche in un ambiente cucina chiuso se questo ha delle dimensioni ragionevoli. Se sull’isola si prevede di inserire lavello o fuochi si dovrà pensare allo spostamento di attacchi ed impianti, operazione che prevede la rottura del pavimento qualora la cucina non sia nuova ma si stia operando una ristrutturazione.
Photo via Home Designing
Oltre alla disposizione, un altro fattore molto importante di cui tener conto quando si progetta una cucina è l’ergonomia. L’ergonomia è la disciplina che analizza il rapporto tra l'uomo e l'ambiente di lavoro, per migliorare la produttività ed alleggerire la fatica.
In cucina si segue la regola del “triangolo di lavoro“, un concetto messo a punto dagli studiosi di questa disciplina agli inizi degli anni ’50, ma ancora perfettemante valido.
I risultati di questa ricerca mostrarono che la distanza complessiva tra i tre principali punti operativi di una cucina e cioè il lavello, il frigorifero e il piano di cottura, non dovevano essere eccessivi (la somma dei tre lati di questo ipotetico triangolo non dovrebbe superarare i 6 metri).
Dato che quasi tutto il lavoro manuale svolto in cucina avviene fra questi tre punti, lo scopo è fare in modo che le distanze siano tali da consentire di lavorare in maniera efficace.
Immagine via Valcucine
Anche l’altezza e la profondità del piano di lavoro, delle basi e dei pensili, sono molto importanti e non devono superare i paramentri minimi e massimi suggeriti, in modo da ridurre al minimo piegamenti e allungamenti e consentire una corretta postura durante il lavoro.
Immagine via Valcucine
Raffaella nel suo decalogo ci spiegava come disporre la cucina in base alla luce naturale ma anche l’illuminazione artificiale è un elemento importantissimo in cucina. Lo schemino di seguito evidenzia quali sono le scelte giuste e quali quelle errate.
Immagine via Valcucine
Ricordiamoci di non trascurare anche l’aspetto della circolazione. Potersi muovere agevolmente nell’ambiente è molto importante ed evita fastidiosi incidenti. Prevedere quindi lo spazio necessario tra un mobile e l’altro, lasciando anche delle zone di passaggio.
Immagine via Valcucine
Per quanto riguarda i materiali, colori e tipo di finitura, beh, non c’è che da sbizzarrirsi, l’importante è come sempre che sia in armonia con il resto della casa. (affronteremo il tema dei materiali e dei colori in un post dedicato).
Infine, ma non meno importante, per chi non ha molto tempo da dedicare alle pulizie domestiche (o per chi non le ama affatto) il mio consiglio è di optare per una cucina “sospesa”. Di grande effetto e soprattutto adatta per ambienti con il riscaldamento a pavimento perchè non ci sono elementi appoggiati che ostacolano la diffusione del calore.
Cucina sospesa LAGO
Progettare ed arredare l’ambiente cucina non è per nulla semplice perchè nulla può essere lasciato al caso. Per questo motivo Raffaella ed io vi sconsigliamo il “fai da te” e vi suggeriamo invece di rivolgervi a dei professionisti che sapranno guidarvi nella scelta delle soluzioni più adatte alle vostre esigenze ed ello spazio a disposizione.
A questo proposito scopri il servizio di consulenza UNA CASA X TE.
mail contatto: simona@simonaelle.com
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FARE CASA è una rubrica mensile, gli argomenti trattati fino ad ora sono:
- La scelta dell'immobile
- Piccole e grandi modifiche prima di arredare un'abitazione
- I meravigliosi difetti di un interno
- Stile d'arredo e identità
- Le tenda da interni
- Illuminare gli interni –scelte estetiche e suggerimenti tecnici
- Il colore negli interni - consigli e suggerimenti
- La scelta del pavimento
- L'ingresso
- Il Living
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