Quest’anno per la prima volta ho visitato Euroluce. No veramente, non sto scherzando, nelle scorse edizioni ho sempre visitato il Salone del mobile in una giornata unica cercando di vedere il più possibile e puntualmente Euroluce rimaneva “fuori” dal mio circuito.
Durante questo Salone del mobile 2015 sono finalmente riuscita a dedicare qualche ora, anche se mi sarebbe servita una giornata intera per vedere tutto quanto avrei voluto, alla visita dei padiglioni dedicati ad Euroluce, complice anche il progetto #weblogsaloni.
Oltre ai soliti noti, che non ho visitato perchè gli stand erano davvero pienissimi ed era anche impossibile fotografare, ho incontrato sul mio percorso molte realtà interessanti, alcune sconosciute fino a quel momento, come la spagnola B.lux nel cui stand ho ammirato:
le lampade a sospensione Aspen S17 – Design Werner Aisslinger
le lampade della serie Phi – Design David Abad
le sospensioni della serie Speers – Design David Abad
e le lampade della serie Wire Light – Design David Abad
Durante il mio percorso tra gli stand, molte altre lampade mi hanno incuriosito, tra queste:
la sospensione wireflow di VIBIA, progettata da Arik Levy che ha reinterpretato l’estetica dei lampadari attraverso una grande semplificazione che però mette ancor più in risalto la forma. Composta da una struttura formata da sottili cavi rifiniti da terminali LED.
La sospensione mesh, firmata da Francisco Gomez Paz per LUCEPLAN: una creazione poetica dal forte impatto estetico.
Caena, il gancio luminoso di ABATE ZANETTI il cui nome della tradizione veneziana indica un legame di maglie connesse in ricordo delle cime d’ormeggio delle flotte navali della Serenissima.
Un arrivederci luminoso.
Simona
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