Il Salone del Mobile riserva sempre delle sorprese; ogni anno visitandolo rimango stupita dalle novità presentate dai brand noti e puntualmente ogni anni faccio anche qualche piacevole scoperta. Così è stato anche questa volta. Il primo giorno di visita mi sono imbattuta nello stand DiTre, azienda trevigiana che dal 1976 produce imbottiti.
Martedì scorso, durante la mia visita al Salone, passando davanti allo stand la mia attenzione è stata attirata dalle vetrine contenitore lineari e contemporanee, utilizzate per delimitare lo spazio espositivo in modo alternativo ed originale.
Incuriosita ho quindi varcato la soglia per vedere più da vicino ed approfondire.
Colori sobri, forme rigorose e lineari ma a tratti anche organiche, un’eleganza senza tempo, presente ma non ostentata, questo l’impatto estetico dello spazio che sto visitando e degli oggetti che compongono l’intero allestimento;
Decido di chiedere informazioni e mi presentano la responsabile dell’ufficio stampa che si occupa proprio delle pubbliche relazioni; le spiego chi sono, come lavoro e le racconto del progetto #weblogsaloni, lei mi racconta di KANAHA, la nuova linea di imbottiti disegnata da Daniele Lo Scalzo Moscheri, in cui la leggerezza della struttura si unisce alla morbidezza delle sedute.
Mi spiega che questo divano è fondato su una struttura in metallo a vista, che reinterpreta lo stile progettuale dei grandi maestri, ed è dotato di sedute avvolgenti con cuscini e braccioli che hanno nei punti di giunzione dettagli sartoriali.
Il contrasto delle forme e dei materiali donano a questo divano molto carattere ed una forte identità. KANAHA è stato pensato per coloro che apprezzano lo stile lineare ma deciso ed è personalizzabile con rivestimenti in cuoio o tessuto.
Scatto un po’ di fotografie, anche se è veramente difficile ottenere buone inquadrature perchè lo stand è veramente pienissimo di persone, e poi ci salutiamo, ma so già che questo non è un addio ma un arrivederci.
Rientrata a casa dopo la giornata al Salone, come sempre svuoto la borsa, distribuisco il contenuto sul tavolo ed inizio a separare il mio “bottino” ovvero, cataloghi, cartelle stampa, biglietti da visita, materiale vario; quest’anno per la prima volta però devo dire che fortunatamente ho viaggiato “leggera”, ho raccolto solo biglietti da visita e nominativi e ricontatterò solamente quelli che veramente mi interessano.
“DiTre è proprio una bella scoperta, penso”, e così vado a guardarmi il sito, leggo un po’ la storia di questa azienda e la sua filosofia ed esploro i vari prodotti.
Comunque ve lo dico………… l’idea di avere un divano in pelle sta prendendo sempre più forma nella mia mente!!
simona
Photo: Simona Leoni
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[#weblogsaloni | comunicato stampa ITA | press release ENG]
Ma sai che io il divano lo concepisco SOLO in pelle?? L'ho sempre avuto così, e non delude mai. Semplice da pulire, caldo (non so perché c'è chi pensa sia freddo), elegante... e poi oggi ci sono una marea di pelli diverse.
RispondiEliminaE grazie per avermi fatto conoscere un'azienda della mia zona che non conoscevo bene Simo!
Simona, io invece non so perchè il divano l'ho sempre avuto e sempre immaginato in tessuto. La pelle non mi è mai sembrata funzionale..... cioè penso ad esempio ai sedili in pelle che ho in auto e d'estate è veramente un delirio quando le gambe ti si appiccicano, quindi pensare di avere la stessa sensazione mentre me ne sto sparanzata sul divano (ma quando mai, è secoli che non riesco a rilassarmi sul mio divano). Però ultimamente ne vedo di talmente belli, che mi sto convertendo. Inoltre mi hanno suggerito che i gatti non amano la pelle e quindi NON SI FANNO LE UNGHIE sui divani in pelle. Ecco, già questo è un punto a favore considerando che il mio divano attuale è stato rovinato dalla Clementina (la nostra micia ndr).
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