Ho deciso di scrivere questo articolo perchè l’argomento viaggi, ormai l’avrete capito, mi sta molto a cuore e anche per partecipare all’iniziativa “impariamo viaggiando” lanciata dal blog di Palmy e da quello di Valentina.
Viaggiare con i bambini è un’impresa…………………. ma non un’impresa impossibile!
Io non credo nei viaggi per bambini o meglio non credo che quando si hanno dei bambini ci si debba ridurre a viaggiare solo verso mete a misura di bambino, soggiornare in hotel per famiglie e visitare parchi divertimento e quant’altro per farli felici.
Credo invece che ogni viaggio ed ogni meta possa essere a misura di bambino se viene adeguatamente presentata, spiegata e se il bambino viene stimolato. Coinvolgere i nostri figli nelle nostre passioni è piacevolissimo oltre che divertente ed istruttivo.
Io e mio marito amiamo viaggiare on the road, scoprire paesi nuovi, tradizioni usi e costumi ed altre lingue. Amiamo il design e l’architettura e la macchina fotografica non ci abbandona mai. E’ bellissimo vedere i nostri figli imitarci, il grande (10 anni) quest’anno ha voluto usare la macchina fotografia digitale piccola per scattare le SUE fotografie.
La nostra meta di viaggio in agosto è stata Parigi e per raggiungerla abbiamo viaggiato per mezza Francia, visitando piccoli borghi, assaporandone la cucina e ammirandone i paesaggi. Il francese è subito entrato nelle nostre orecchie e durante il viaggio i bambini gareggiavano per ordinare l’acqua al ristorante pur di mettere in pratica i pochi vocaboli francesi imparati.
Siamo partiti alla volta di Parigi con un obiettivo: far visitare ai bambini la Tour Eiffel.
Ci eravamo istruiti a dovere su questo monumento simbolo per antonomasia di Parigi, più noto anche del Louvre e di Notre Dame. Abbiamo letto sui libri che era stata creata per l’esposizione universale del 1889, che è alta 301 metri e che pesa quasi 8000 tonnellate. Che dovendo resistere a forti venti è stata fatta con tantissimi pezzi in forma diversa, uniti gli uni agli altri da particolari chiodi chiamati rivetti e, che sempre per resistere al vento le robuste fondamenta e i sostegni di base della torre sono inclinati…….. insomma abbiamo letto tutto riguardo a questa torre per far si che i bambini si incuriosissero…….. ma nulla poteva prepararli alla maestosità e alla grandezza di questa torre di ferro.
Il primo giorno di permanenza in una città sconosciuta siamo soliti sfruttare i bus turistici scoperti per avere un primo assaggio della città ed averne una panoramica generale………. inoltre i bambini si divertono tantissimo su questi autobus. Bene, durante il tour con l’autobus, vicino al Museo d’Orsay, eccola spuntare all’orizzonte, la punta della Tour Eiffel.
Poi ancora la vediamo dagli Champs Elysees;
i bambini non stanno più nella pelle quindi decidiamo di scendere dall’autobus alla fermata Trocadero e di arrivare a piedi alla torre scendendo la scalinata.
Abbiamo la torre di fronte e i bambini rimangono estasiati ma ancora non si rendono conto delle dimensioni, finchè arrivati sotto al monumento, il piccolo di 3 anni e mezzo esclama: “ CAVOLO, avevate proprio ragione è veramente grandissima questa turifel!!
Pochi giorni dopo il rientro, mentre aspettiamo il nostro turno dal barbiere, sfogliando una rivista incappiamo in un servizio su Parigi e la Tour Eifell appare a tutta pagina e il piccolo esclama: “mmmmmmm, che strano, questa turifel è piccola………… ieri (che per lui significa tutti i giorni prima di oggi) a Parigi era più grande…….. ma mamma, dici che è la stessa?”.
Beh, non ho nulla contro Eurodisney ma……. volete mettere??
Vi consiglio di visitare gli altri blog che annoo.. hanno partecipato all'iniziativa ......... per fortuna ho riletto, blogger si era mangiato un pezzo di frase.........(potete trovare i link sui blog di Palmy e Valentina).
simona
Grande! Un esempio di come un viaggio preparato possa essere un'occasione imperdibile di apprendimento dal vivo, mi stupisce in particolare la partecipazione del piccolo! P.S. la "turifel" mi ha fatto troppo ridere!
RispondiEliminaSi Palmy, anche noi siamo rimasti stupiti dal piccolo di casa, pensavamo fosse ancora presto per "capire ed imparare" invece ci ha dato una grande lezione. La "turifel" è diventato il nostro tormentone ormai!!
EliminaIo sono d'accordo sul fatto che non sia necessario fare viaggi adatti bambini, con hotel adatti a bambini ecc... ma spesso oltre a coinvolgere la Topo in quello che voglio vedere io... trovo anche qualche meta che sia solo per lei... per darle un giorno o due di assoluto divertimento bambinesco... Ma uno o due giorni.. lei le sue ferie "svacco" le fa da sola ai campi, o con i nonni che fanno tutto quello che vuole lei...
RispondiEliminaEh, Monica qualche compromesso ci vuole sempre...... noi ad esempio amiamo il mare ma non la vacanza da spiaggia......... però da quando ci sono i bambinialmeno una settimana la dedichiamo anche a questo: spiaggia, castelli di sabbia e giochi...... tutti i bambini la adorano e noi pur amando vacanze più dinamiche abbiamo scoperto che una settimana di relax sotto l'ombrellone....... non è poi così male!!!!
EliminaBellissimo post Simona! Ma sai che anche il mio di quattro anni usa "ieri" per definire tutti i giorni prima di "oggi"?? Me lo immagino sotto la "turifel"! Che ridere! Grazie cara. Un contributo splendido!
RispondiEliminaGrazie Valentina...... anche all'asilo il nostro viaggio alla scoperta della "turifel" è diventato di dominio pubblico ahahaha!!
Eliminaviaggiare era gia meraviglioso prima che arrivassero i figli poi vederli sorprendersi per le novita', le scoperte e le divwesita' e senza dubbio un valore aggiuntivo alla passione.
RispondiEliminaConcordo pienamente con te Giorgia. Pensa che le poche volte che mio marito ed io ci ritagliamo due giorni per una "fuga" romantica (molto poche eh)..... ci ritroviamo continuamente a pensare: "uh, se avessero visto questo...... uh quella cosa gli piacerebbe un sacco......La scoperta vista con i loro occhi ha un sapore ancora più speciale.
EliminaBellissime le tue foto, sembrano cartoline ed il tuo post un estratto di un bel romanzo....sempre più brava!
RispondiEliminaOh mamma mia Michela..... grazie..... pensa che quando scrivo non sono mai sicura che l'effetto finale sia veramente così interessante come sembra nella mia mente.
EliminaPenso che viaggiare coi bambini sia una continua scoperta. Bel post cara Simona poi io adoro Parigi.
RispondiEliminaE' proprio vero Tiziana. Parigi..... chi non l'adora!! Simona
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